Fa un po’ vecchio stile, eppure è proprio tornato di moda. Di cosa parliamo? De fazzoletto da taschino, che più esattamente dovremmo chiamare “pochette” e con sommo stupore del gentil sesso. Lo si indossa semplicemente come ornamento, così come una donna indossa un cerchietto o una collana, lo si mette nel taschino come “soprammobile” e al massimo lo si può utilizzare per una lustratina alle lenti degli occhiali, anche se una volta l’uomo galante l’offriva a una fanciulla in lacrime o lo usava per aprire una bottiglia di pregiato liquore e per lenire gli effetti di uno starnuto quando si è in pubblico. Lo si indossa, di solito con un abito, con una giacca o un blazer e soprattutto quando non c’è di mezzo alcuna cravatta, quindi in generale anche con una mise molto casual.
La pochette ha un design squadrato con angoli lievemente arrotondati e può essere sia in cotone che di seta, in lino o di lana, a tinta unita oppure a fantasia: quadretti, righe, pois, motivi retrò, e chi più ne ha più ne metta. Niente fiorellini e origami, altrimenti meglio non metterlo. Va indossato con disinvoltura ma deve essere piegato e sistemato in modo corretto in moto tale che abbia comunque un aspetto morbido ma scultoreo.
Come si sceglie la pochette e come si abbina
Senza dubbio in base all’occasione d’uso e alla stagione. Su un completo elegante a tinta unita potete abbinare un fazzoletto in seta a fantasia, giusto per smorzare l’austerità dell’outfit, se invece indossate una camicia o una giacca con una trama variopinta meglio un fazzoletto a tinta unita che riprenda uno dei colori della mise. Su jeans e camici la pochette da abbinare sarà in cotone per la primavera e per l’estate, in lana durante la stagione fredda. Se proprio volete indossare una cravatta, potete abbinare il fazzoletto alla cravatta, ma di solito le due cose non si dovrebbero indossare insieme, anche se, da quando è tornato di moda, tutti lo indossano intonato alla cravatta.